I 5 borghi più freschi d'Italia: la guida definitiva
Una rapida guida per scoprire con una gita fuori porta di un giorno i 5 Borghi più belli e più freschi d'Italia e Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano, e qualche chicca nei suoi dintorni
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Siete stanchi delle solite giornate piene di afa passate in spiaggia? Se la risposta è si, allora siete nell’articolo giusto.
In questi giorni di grandissimo caldo l’unica cosa a cui riusciamo a pensare è come fare per trovare un po’ di refrigerio. Il cambiamento climatico si sta facendo sentire con la conseguenza che le temperature si stanno alzando notevolmente, raggiungendo livelli estremi. Se avete quindi a disposizione qualche giorno, anche solo un weekend, la cosa migliore da fare non è scappare al mare, ma raggiungere i borghi che sono considerati i più freschi d’Italia.
Uno dei territori che tradizionalmente è tra i preferiti è quello delle colline toscane, che rappresentano forse a livello mondiale il “top” per chi vuole una vacanza all’insegna del relax, del benessere, della gastronomia di alta qualità e del buon (o ottimo) vino locale, a cominciare dal prestigioso Chianti. Nell’elenco delle mete da segnare in agenda c’è Greve in Chianti in provincia di Firenze, tra vigneti e castello medievale di Montefioralle, perfetto per una passeggiata romantica, mentre nell’area senese c’è Radda in Chianti che sta puntando molto sull’esclusività dell’accoglienza, attraverso relais del calibro di Vignale che porta il lusso della Spa nel Chianti.
Logicamente, i borghi in cui si può trovare maggiore refrigerio sono al nord, è difficile trovare temperature così basse dal centro Italia in giù. Quindi al primo posto sentiamo di consigliarvi Courmayeur, in valle d’Aosta.
Courmayeur
Resia
Per una vacanza di refrigerio vi consigliamo il paese di Resia, che si trova a poco più di 1 km di distanza dal confine con l’Austria, sulla sponda settentrionale del Lago. Il paese di Resia è molto piccolo e conta circa 900 abitanti, sulla sponda settentrionale del lago a 1.500 m di altitudine. Il lago di Resia con la passeggiata sul lago è il biglietto da visita del paese, ma Resia offre ai suoi ospiti molto di più: ad esempio le montagne con le cime Piz Clopai (2.920 m) nelle Alpi venostane, e dall’altra parte il Piz Lad (2.809 m) al confine con la Svizzera. Qui si possono intraprendere escursioni di vari livelli di difficoltà e lunghezza, ad esempio al Dreiländerstein, il monte dove si incontrano Italia, Austria e Svizzera.
D’inverno sono tantissime le opportunità e le attrazioni che questo borgo offre: la ski area Belprato (Schöneben) tra il Lago di Resia e la Val di Roia davanti alle porte, e pochi km più a nord, già in Austria, le piste di Nauders. Un lago che sembra una tavola, da cangianti colori azzurri, che in inverno quasi sempre gela. IL Lago di Resia è forse tra i luoghi più suggestivi dell’Alto Adige, incredibile e affascinante, a tratti inquietante, legato a una storia vera della Val Venosta.
Il Lago di Resia, infatti, nasconde un borgo sommerso, l’antico borgo di Curon, di cui rimane un unico testimone a osservare tutto dall’alto, il campanile sommerso. In inverno il lago gela e viene avvolto da un paesaggio freddo e ammantato. I più coraggiosi possono camminare sulla superficie del lago ghiacciata fino a raggiungere il campanile. A partire dalla metà luglio è possibile fare una crociera sul lago di Resia. L’imbarcazione utilizzata, chiamata MS Hubertus, è stata costruita in Baviera all’inizio degli anni Trenta. Durante la crociera, il capitano vi racconterà la storia di Curon, del lago di Resia e del suo campanile sommerso. Infatti, c’è da dire che dietro così tanta bellezza c’è un passato doloroso. La storia del Lago di Resia risale infatti agli anni Cinquanta, a quando, cinque anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, furono completati i lavori di una grande diga per la produzione dell’energia idroelettrica che unì due dei tre bacini naturali del Passo Resia: il Lago di Resia e di Curon, il mezzano. Il Lago di San Valentino alla Muta, più a sud, è rimasto invece nel suo stato originario. L’acqua inghiottì per sempre il vecchio paese di Curon Venosta e parte del comune di Resia, che oggi riposano a 22 metri di profondità. E gli abitanti furono costretti ad abbandonare tutto.
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Limone Piemonte
Incastonato nelle Alpi Marittime, il paese si trova al confine con la Francia ed è collegato alla Riviera Ligure e alla Costa Azzurra tramite il traforo internazionale del Colle di Tenda. Storica località di villeggiatura, offre accanto a impianti sportivi di alto livello e professionisti qualificati, un sistema ricettivo variegato, adatto alle diverse esigenze e attento alla qualità. Se giungete in questa località d’estate, rimarrete stupiti dal contrasto dei colori, i prati in fiore, il verde delle montagne e l’azzurro intenso del cielo, ambiente perfetto per scoprire i numerosi percorsi per gli escursionisti. L’autunno è il momento ideale per prendersi qualche giorno di relax camminando nei boschi alla scoperta dei colori del foliage mentre la primavera affascina con l’esplosione della natura che si manifesta con le prime fioriture e con il vigore dei torrenti di montagna. Vi starete chiedendo perché si chiama così? Ve lo diciamo noi: non pensate ci sia qualche strano legame con gli agrumi,anzi, tutt’altro. L’etimologia del nome è controversa, seppure sia chiaro sia un nome di origine gallica a testimonianza dell’intensità dei rapporti culturali lungo le vie romane. Per definire un po’ meglio l’etimologia, bisogna risalire alla voce gallica “limo” che significava “olmo” come attestano molti documenti dell’epoca in Francia. Compare poi “Limonus”, “luogo caratterizzato dall’olmo”, che per certi studiosi rievocherebbe anche il culto di quest’albero nella cultura medievale proprio piemontese. Per alcuni Limone deriverebbe dal provenzale “li mount”, che significa “i monti”; mentre per altri deriverebbe dal greco antico “Leimon” con riferimento semplicemente e verosimilmente ad un luogo erboso. Limone Piemonte rappresenta un unico comprensorio sciistico in Piemonte, costituito da 80 chilometri di piste che salgono dai 1050 metri di quota ai 2050 metri di altitudine. il percorso sterrato dell’Alta Via del Sale è una delle principali attrazioni turistiche di Limone Piemonte ed è percorribile a piedi, in mountain bike, in moto: da qui potrete vedere panorami mozzafiato.
Castelluccio di Norcia
Un altro borgo che si può visitare per fuggire da questa afa è Castelluccio di Norcia.
Il borgo di Castelluccio di Norcia è il punto di partenza ideale per esplorare i Monti Sibillini. In tutte le stagioni il pittoresco borgo, situato a 1400 metri s.l.m. regala degli scenari da favola.
Castelluccio di Norcia si trova su una collinetta che domina tre grandi altipiani: il Pian Grande, il Pian Piccolo ed il Pian Perduto. In tarda primavera gli altipiani diventano un arcobaleno di fiori che culmina verso la fine di giugno con la festa della fioritura divenuta ormai celebre grazie alle bellissime foto scattate dai fotografi di tutto il mondo. I campi si colorano di blu, il colore del fiore delle lenticchie, di giallo e di rosso. Castelluccio di Norcia è anche il punto di partenza per il trekking sul Monte Vettore. Il panorama che vi troverete davanti sarà spettacolare; si possono fare molte attività all’area aperta: passeggiare con le racchette da neve, che qui chiamano ciaspole, vi farà immergere nella natura più selvaggia, tra boschi ed antichi sentieri battuti dai pastori. Molto suggestiva è la ciaspolata notturna che viene organizzata nelle sere di luna piena sotto il cielo stellato. Nei Monti Sibillini si può anche sciare: impianti di risalita si trovano al Monte Prata (ad una manciata di chilometri da Castelluccio proseguendo verso Visso). La fioritura è la protagonista indiscussa di questa località nel periodo che va da Maggio a Luglio.
L’esplosione di colori durante la fioritura a Castelluccio di Norcia rappresenta uno spettacolo che merita di essere visto almeno una volta nella vita e che attira visitatori ogni anno.
Durante questi mesi tantissime specie di fiori sbocciano contemporaneamente sulla piana. Il rosso si mescola al giallo, il verde al viola e al celeste, per un istante sembra quasi di camminare sull’arcobaleno. Un’altra attrazione imperdibile se si giunge in questo fantastico borgo è il Lago di Pilato: La leggenda racconta che Pilato fu condannato a morte da Vespasiano per la crocefissione di Gesù. Fu posto su un carro trainato da due bufali che raggiunsero i Monti Sibillini e si buttarono nel lago con il corpo di Pilato, da qui: il Lago di Pilato.
Il Lago si trova a 1941 m s.l.m. ed è situato in una conca modellata dal ghiaccio nel corso dei secoli.
La flora e la fauna in questa zona rappresentano un patrimonio naturalistico dal valore inestimabile.
La tipologia di vegetazione che cresce in queste località ad alta quota è inimmaginabile, si possono trovare: il Camedrio Alpino, la Stella Alpina dell’Appennino e crostacei che vivono solo nelle acque di questo lago.
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Vigo di Fassa
Vigo di Fassa dal 2018 è frazione del comune di San Giovanni di Fassa assieme a Pozza di Fassa, è stato in passato centro amministrativo e religioso dell’intera Valle. Il paese è sormontato dal gruppo dolomitico del Catinaccio e da Cima Undici. Esso fa parte dei borghi più belli d’Italia grazie alle sue bellezze e panorami mozzafiato.
Se sei in cerca di una vacanza rilassante e adatta a tutta la famiglia, Vigo di Fassa sarà in grado di soddisfare tutte le tue esigenze. In inverno gli sciatori più esperti possono cimentarsi sulle piste della skiarea Catinaccio, mentre per una giornata passata in spensieratezza sulla neve assieme ai più piccoli c’è il Babypark del Ciampedìe (2000 m), un parco giochi super attrezzato immerso nella natura.
Tramite una moderna funivia che parte dal centro del paese si arriva sul Ciampedìe, terrazza naturale pronta a mostrarti panorami incantevoli sulle Dolomiti. Da qui partono numerosi percorsi, sia tranquille escursioni, sia trekking adrenalinici, ma tutti immersi nella natura. Se giungete qui nel periodo estivo, ci sono due percorsi principali che vi consigliamo: la prima è della durata di un’ora, è la più facile ed è alla portata di tutti, anche i bambini e dal Ciampedì e ti porta al Rifugio Gardeccia.
Mentre, la seconda passeggiata che vi consigliamo è per i più allenati e vi fa giungere al rifugio Roda de vael (che è uno dei più iconici del trentino, ne vale la pena arrivarci). Si parte sempre dal Ciampedìe, che puoi raggiungere in funivia, dopodiché vi aspetta un’escursione di circa tre ore e mezza (tra andata e ritorno).
Si può anche scegliere di andare a vigo solamente per trascorrere qualche giorno di relax: infatti presenta numerosi hotel e centri termali, e a pochi passi dalla città si trova anche la catena ‘QC Terme dolomiti’, uno dei centri termali più rinomati in montagna.